L’OSSESSIONE TOPOGRAFICA NEL PD L’unità nazionale 18 febbraio 2012

Cara Unità,

anche oggi leggo le geremiadi di Violante e Castagnetti. Il primo si scaglia contro il bipolarismo che impone (impone?) “coalizioni caravanserraglio incapaci di governare”, il secondo paventa uno scivolamento a sinistra che diventi arretramento. Entrambi con la riconosciuta capacità argomentativa. Il risultato finale, però, è sconfortante. La prima repubblica, proporzionale quasi pura, crollò sotto “mani pulite” ma era già stata soffocata dai mitici “governi balneari”, la seconda, bipolare, più o meno forzata, dalla rissosità interna alle coalizioni. Se ne deduce che l’Italia sia ingovernabile. Aveva ragione Mussolini, che, certo, gli italiani li conosceva, quando affermò che governare l’Italia fosse inutile? Per quanto riguarda gli “scivolamenti” mi pare che Castagnetti non riesca ad uscire dalla sindrome “posizionale” che ci arreca danni da almeno trenta anni. Argomento che appassiona solo i media e, forse, il 6/8 % degli elettori. Agli altri interessa cosa propone il PD per il futuro: dove trovare le risorse per l’indispensabile salario di cittadinanza? Come redistribuire la ricchezza prodotta per riequilibrare lo sconcio degli ultimi venti anni? Come combattere l’economia sommersa e la penetrazione della malavita che sta distruggendo quella sana? Facciamo queste proposte e vediamo chi è disposto ad affiancarci. La topografia dovrebbe essere un effetto della politica non la causa.

 

Paolo Serra Bologna

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