BUS TRAM E BISONTI Paolo Serra L’Unità 14-10-2011

Un “bisonte” al trivio Indipendenza-Rizzoli-Bassi

Dopo l’incidente occorso alla ciclista all’angolo Ugo Bassi/Indipendenza è iniziato a Bologna, su alcune testate, il processo agli snodati bolognesi i quali, è bene ricordarlo, da soli assolvono una fetta enorme del traffico pubblico ed in particolare nelle ore di punta quando non è raro vederne pieni anche due o tre in fila sulla stessa linea. I quotidiani scrivono che sono più di 100. in realtà tra filobus, bus urbani ed extraurbani a tutt’oggi sono 201… più altri 49 filobus Civis fermati che comunque riconvertiti, trasformati o cambiati si aggiungeranno a quelli già presenti nel parco aziendale: totale 250 vetture delle quali comunque 201 in quotidiano esercizio sulle strade della nostra città.
Per acquisirli è stata nel tempo affrontata una spesa enorme, gli ultimi arrivati i filobus Trollino sfiorano i 700.000 Euro l’uno. Ora, di questi tempi è del tutto impensabile alienarli o anche solo parzialmente sostituirli con altri mezzi: i tagli ricaduti dalla manovra non solo non lo consentirebbero ma hanno addirittura prolungato la vita degli autobus più vecchi ( (22 anni, a gasolio e senza pianale ribassato ) di cui era già stata decisa la radiazione.  Fermo restando che la scelta tecnica di volere utilizzare i bus snodati sulle linee della rete bolognese di maggiore affluenza era stata comunque una scelta sensata.
Due snodati in fila sulla stessa linea sono però 36 metri di autobus, tre sono invece 54 metri… dinanzi a queste cifre non era per nulla oscuro il motivo della scelta tramviaria decisa anni addietro dalla Giunta Vitali. Con un sola vettura tramviaria si sarebbero sostituiti 3 autobus snodati oppure 8 autobus classici. Un solo tram ogni 78 minuti nei due sensi anziché 16 autobus erano ben altro impatto ambientale, più risparmio, meno confusione, meno rumore, meno inquinamento. In tutta Europa si ragiona così e i risultati ne danno giustamente ragione. A Firenze la linea tramviaria 1 per Scandicci era stata progettata presumendo circa 15.000 passeggeri al giorno, in alcune giornate sono state invece registrate fino a 42.000 presenze…
Nell’immagine qui sotto, scattata giorni addietro dalla terrazza dei restauri in San Petronio, possiamo vedere uno snodato Mercedes del 2009 affrontare correttamente la curva dell’incidente. La motrice allarga fino a raggiungere la linea di mezzeria col rimorchio che seguirà docilmente la medesima traiettoria. Nonostante tutto c’è un momento in cui la vettura, o parte di essa, che prima di curvare sarà allineata alla ringhiera a meno di due metri da questa: ed è in questa situazione che un pedone non dovrebbe trovarsi in quel punto e una bicicletta tenersi prudentemente dietro al bus.

Roberto Amori – Paolo Serra    L’Unità  14 ottobre 2011

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