PROBLEMATICHE RELATIVE AL PEOPLE MOVER E POSSIBILE ALTERNATIVA appello di 101 ambientalisti, economisti, e politici bolognesi 27 luglio 2011

Percorsi interni dal capolinea del People Mover e la nuova aerostazione

Masterplan Aeroporto fase II e III jpg
Masterplan Aeroporto fase II e III jpg

Dalla Stazione SFM Aeroporto alla nuova Aerostazione

Entro metà settembre il Comune di Bologna dovrà rispondere alla Società Marconi Express (ME) in merito al progetto esecutivo del People Mover Stazione Centrale-Aeroporto: approvare o chiedere modifiche o ripensarci (si è ancora in tempo).

Il progetto è l’oggetto di un appalto è da 102 milioni di €: 27 stanziati dalla Regione, 3 da SAB (Soc. Areop. Bologna), per i 72 restanti il Comune ha bandito una gara in “projet financing”: il Comune “non mette un soldo di tasca propria” e affida la costruzione e gestione dell’impianto, per 35 anni, a una società, che recupera le spese di costruzione con l’incasso dei biglietti.

L’appalto è stato vinto dal Consorzio Cooperative Costruzioni (Ccc), che dopo la gara ha formato la Società Marconi Express (ME): è una Spa partecipata al 75% dal Ccc e al 25% da ATC (azienda pubblica di trasporti al 59,65% del Comune di Bologna e al 37,15% della Provincia).

I patti prevedono che entro il 2020 Atc rilevi il 100% di ME, accollandosi tutti i rischi e i debiti con le banche. Il Ccc uscirà e Atc (essendo di Comune e Provincia) diventerà concessionario unico di sé stesso (in projet financing!)

Se si farà la fusione Fer-Atc, il rischio si trasferirà in parte anche su Fer (al 90% della Regione, e che gestisce alcune linee SFM) e quindi su tutto il trasporto pubblico.(Fer è Ferrovie Emilia-Romagna)

Su questa operazione la sezione locale della Corte dei Conti e la Procura della Repubblica, hanno aperto una indagine.

Noi riteniamo che ATC debba uscire dall’associazione di impresa.

Vi è infatti il rischio di carichi finanziari insopportabili su bilanci economici già ridotti al minimo. Tanto più che il projet financing era stato presentato come decisivo per realizzare l’opera “senza alcun impegno sui bilanci pubblici”.

Il Comune può cambiare questa decisione senza penali perché la presenza di ATC non era prevista nel bando del people mover.

Quanto al Ccc è libero di associarsi con altre imprese private. Se poi nessun privato si assocerà al Ccc, questo dovrà decidere se andare avanti da solo, o rinunciare all’opera.

 

Sottolinenado la centralità di questo problema si vuole ancora una volta ricordare l’alternativa possibile al People Mover per il collegamento con l’aeroporto attraverso il SFM, apportando alcuni ulteriori chiarimenti.

Esiste una fermata ferroviaria SFM ad 1 Km circa, in linea d’aria, dall’attuale terminal aeroporto (1,2 Km se si esclude il passaggio attraverso un’area militare attigua all’aeroporto).

È la Fermata SFM Aeroporto ed è servita da due linee ferroviarie collegate (in 6’) con la Stazione Centrale: la Bologna-Milano e la Bologna-Verona.

Sulla prima (Bo-Mi) passa attualmente 1 treno all’ora ed è previsto un treno R (regionale) ogni 30’ più un treno RV (regionale veloce) ogni 30’ da Pc,Pr,Re, Mo, diretto alternativamente a Rimini o Ravenna. Sulla seconda (Bo-Vr) passa, già oggi, un treno ogni 30’ per direzione. Complessivamente transiteranno dalla Fermata SFM Aeroporto 6 treni all’ora, uno ogni 10’. Quindi, sfalsando gli orari tra le due linee, si avrebbe un collegamento con la Stazione Centrale in 6’, con una frequenza di un treno ogni 10’ tutto il giorno (senza escludere la possibilità di fermata anche per gli altri tipi di treni – es. IC – che percorrono le due linee).

(Oltre a questa stazione, sulla linea Bologna Verona, esiste una seconda stazione SFM denominata Bargellino, attualmente in esercizio con un treno ogni 30’, che però non prendiamo in considerazione come alternativa perché dista dal terminal aeroportuale 2,4 Km.)

Nel giugno 1999 era stato firmato un Protocollo d’Intesa  tra la SAB e il Comune di Bologna, per collegare la fermata SFM Aeroporto e il terminal dell’aeroporto con un breve People Mover, prevedendo che i 6 treni all’ora transitanti vi avrebbero effettuato la fermata.

La progettazione del collegamento (People Mover breve) tra la fermata SFM e l’aeroporto (effettuata da Tecnicoop) fu interrotta nel 2002 dalla Giunta Guazzaloca in seguito alla decisione di realizzare la linea 2 del metrò Stazione Centrale–Aeroporto (era considerato in concorrenza con il metrò, sottraendogli utenza).

La fermata SFM Aeroporto, su via Bencivenni, a cavallo delle 2 linee, è stata tutta costruita al grezzo (compresi banchine, vani ascensori, scale e sottopassi, parte delle strade e spostamento di una parte dei binari). Poi, nel 2007, in seguito alla decisione della Giunta Cofferati di realizzare il People Mover aeroporto-Stazione Centrale, la costruzione sulla  linea per Verona fu sospesa, e solo quella sulla Milano confermata e ribattezzata “Borgo Panigale Scala”. La valenza non doveva più essere quella di collegamento con l’aeroporto, ma solo quella di servizio per il quartiere.

Gli ultimi progetti di espansione dell’aeroporto, secondo il Piano Industriale e il Masterplan, modificano la situazione delle distanze. Prevedono l’espansione verso ovest del terminal (fase II, 2014-2018) e la costruzione del nuovo terminal (fase III, 2019-2023), baricentrico all’aeroporto, distante circa 600 m. dall’attuale terminal e circa 800 m. di percorso dal capolinea del previsto People-Mover dalla Stazione Centrale.

Quando queste previsioni si attueranno, dalla fermata SFM Aeroporto si potrà arrivare, lungo l’attuale via Bencivenni, direttamente al nuovo terminal, da cui partiranno la maggior parte degli aerei, con un percorso di circa 800 mt, da coprire con qualunque mezzo (da un people-mover di tipo a fune, che va avanti e indietro in 1’ ogni 3’, a un tapis-roulant, a un bus-navetta elettrico, ecc.).

Mentre, per il collegamento al nuovo terminal dall’arrivo del People-Mover attualmente previsto, dovranno essere realizzati, all’interno dell’aerostazione, dei tapis-roulant e delle scale mobili per una lunghezza complessiva di circa 800 mt, con un tempo di percorrenza aggiuntivo di almeno 7’.

Il collegamento con l’areoporto attraverso l’SFM era stato previsto non solo perché, da indagini effettuate dalla SAB, risultava che la maggior parte dell’utenza proveniva dall’ambito regionale e provinciale, e collegarsi direttamente al SFM e al SFR si riteneva la cosa più funzionale e appetibile, ma anche per rafforzare l’SFM, convogliando l’utenza e le risorse disponibili su questo sistema, che era già stato deciso e finanziato quasi completamente e prevedendo una spesa aggiuntiva limitata per il collegamento.

Per chi viene, ad esempio, da una città lungo la via Emilia (es: Parma, Reggio Emilia, Modena) o da Verona, Poggio Rusco, S.G. in Persiceto, Crevalcore, è certamente più semplice e veloce scendere alla fermata Aeroporto e prendere il mezzo predisposto per giungere al terminal, che arrivare in Stazione Centrale, (all’interno della quale i collegamenti sono complessi) scendere, fare scale e percorsi, pagare altri 7 €, risalire fino al PM, per poi tornare indietro fino all’Aeroporto.

Ma anche provenendo da altre fermate del SFM (S. Ruffillo, Mazzini, S.Vitale, P.di Caprara, o da Imola, Forlì, Cesena, Ravenna, ecc..) è certamente più semplice scendere alla fermata Aeroporto. Senza escludere comunque l’accesso o l’interscambio in Stazione Centrale, con un treno ogni 10 minuti.

A suo tempo (nel 1999) era stato verificato anche il collegamento diretto, con People Mover, tra l’Aeroporto e la Stazione Centrale, con fermata al Lazzaretto (sede dell’università), ma era stato escluso anche perché la presenza degli studenti nell’ora di punta del mattino risultava di tale entità che non avrebbe lasciato spazio per chi voleva andare in Aeroporto, in orario di forte domanda, tenendo conto di zaini e valige.

Comunque la valutazione per la migliore soluzione del collegamento città e Stazione Centrale aeroporto deve essere fatta con l’ottica dei lavori della Stazione Centrale completati, della stazione AV, con i suoi 4 nuovi binari sotterranei, realizzata e di tutti i 16 binari di superficie ripristinati (con i marciapiedi tutti alti), i treni nuovi con ingresso a raso. Tutto ciò consentirà certamente un miglioramento generale dell’accessibilità e una maggiore regolarità e affidabilità degli orari.

 

Calcolo dei tempi di percorrenza:

STAZIONE CENTRALE- AEROPORTO CON PEOPLE MOVER:

frequenza 8 minuti (tempo medio di attesa 4 minuti)

tempo di percorrenza 7,5 minuti

totale tempo medio di percorrenza fino al terminal attuale: 11,5 minuti

collegamento con il nuovo terminal: 7 minuti

tempo medio complessivo dalla Staz. Centrale al nuovo terminal: 18,5 minuti

 

STAZIONE CENTRALE- AEROPORTO CON SFM FERMATA AEROPORTO

frequenza 10 minuti (tempo medio di attesa 5 minuti)

tempo di percorrenza 6 minuti

totale tempo medio di percorrenza: 11 minuti fino alla fermata SFM Aeroporto

frequenza collegamento dalla fermata SFM con il terminal attuale: 4 minuti (tempo medio di attesa 2 minuti)

collegamento dalla fermata SFM con il terminal attuale: 1,5 minuti

tempo medio complessivo dalla Staz. Centrale al terminal attuale: 14,5 minuti

frequenza collegamento con il nuovo terminal: 3 minuti (tempo medio di attesa 1,5 minuti)

collegamento con il nuovo terminal: 1 minuto

tempo medio complessivo dalla Staz. Centrale al nuovo terminal: 13,5 minuti

In conclusione, il tempo medio per raggiungere i terminal attuale è di 11,5 minuti nel caso che si utilizzi il people mover, e di 14,5 minuti utilizzando la fermata SFM Aeroporto.

Mentre, quando sarà costruito il nuovo terminal (fase III, 2019-2023), saranno necessari 18,5 minuti con il people mover e 13,5 minuti con l’SFM.

Nella fase intermedia (fase II, 2014-2018), i tempi si equivarranno.

 

Riteniamo quindi necessario un percorso trasparente di confronto tra dati, con il  coinvolgimento di soggetti terzi e credibili.

PIETRO MARIA ALEMAGNA – ANDREA DE PASQUALE – FIORETTA GUALDI –

UGO MAZZA – GIANCARLO MATTIOLI – PAOLO SERRA – ALBERTO CROCE –

GABRIELE BOLLINI – SERGIO CASERTA – SERGIO SALSEDO – PAOLA BONORA –

RODOLFO LEWANSKI – ANNA ALBERIGO – PIERGIORGIO ROCCHI –

FLAVIO FUSI PECCI – CLAUDIO GANDOLFI – ELISABETTA LUCIANI –

CLAUDIO DELLUCA (Legambiente Bologna) – MAURIZIO VICINELLI (Italia Nostra Bologna) – MAURO DALLA ( Spi Savena) – GIULIANO SATANASSI (Comitato ViviilFossolo)

ed inoltre:

LUCIANO FORLANI (Unibo) – GIANCARLA CODRIGNANI – ALBERTO SANTEL – MARIO PICCININI (INU Emilia-Romagna) – IVAN CICCONI – KATIA ZANOTTI –  SERGIO BRASINI (Unibo) – VITTORIO MARLETTO (Verdi Bologna) – MATTEO BADIALI (Pres. Fed. Verdi prov. Bo) – SAVERIO BUI (Comm. Ambiente Borgo Panigale) – CLAUDIO PO’ – VANNI PANCALDI (Ass. BolognAttiva) – MARIANGELA GALLINGANI – PIERLUIGI BALLARDINI – OTELLO CIAVATTI (Com. Piazza Verdi) – PAOLO GALLETTI (Associazione Eco) – CORRADO CREPUSCOLI – LEGAMBIENTE MEDICINA – CARLO GALLI (Com. Viviifossolo) – IVANO BERTOLINI (C. S. Casa Gialla) – VITTORIO TEMPELLINI (Com. Resid. Fossolo) – MASSIMILIANO TOSATO – MONIA NEGUSINI (Cnr) – NADIA BARBIERI – GIORGIO QUARANTOTTO – ANTONIO BONOMI (Calderara) – ANGELA JACOPETTA (Comm. Ambiente Navile) – ORIANNA MEZZETTI – SILVIA CUTTIN – FRANCESCO DELLI SANTI – PAOLO ORIOLI – GABRIELLA CAPPELLETTI – ALBERTO QUARANTOTTO – CALISTO VALMORI (Ass. Musa)  – ANNAMARIA BONFIGLIOLI – FILIPPO BORTOLINI (Verdi Bologna) – MONICA BARTOLINI – SILVIA LOLLI – ROBERTO BUONAMICI (Enea) – ROBERTO GRILLINI – ENRICO NANNETTI (Ass. Via Emilia a Colori) – RENZO CRAIGHERO (Com. Energia e Democrazia) – CARLO LESI – ARIANA VACCHETTI (C.di Q. San Vitale – nuove energie ed educazione ambientale)  – DANTE MONARI – CINZIA CINI – LORIS MARCHESINI (Anzola) – MARIA QUERZE’- MARIA CHIARA LUCIANI – MARIO MARTELLI – DANIELA VALDISERRA – MAURIZIO PIANI – ADRIANA L’ALTRELLI (BolognAttiva) – LORENZO LIPPARINI  (Circ. La Fattoria) – MAURIZIO MAZZETTI – LUCA MELEGA (San Lazzaro) – GABRIELLA POGGI (Unibo) – PAOLO VEGETTI – BRINI LAURA –  SCHEDA GIORGIO  – ORIANA MAZZALI – ERCOLE POLI – GIANNI GARUTI – LENA GIUSTI – LUCIANO TARTARINI (Anpi Bentivoglio) – FRANCO TRENTINI – CORRADO SCARNATO (Prc Navile) – IRENE MONTANARI– ILARIA FRANCICA – SANDRA SCHIASSI (Ass. Armonie) – CLAUDIO CORTICELLI (Legambiente Setta-Samoggia-Reno) – MIRELLA GIORDANI – NUNZIA FINA  – STEFANO OSTI (Sasso Marconi) – SANDRO NANNI (Arpa) – FEDERICO GRAZZINI (Arpa) – ANDREA SPISNI – MARCO  MARTELLO – SANDRA ZERBINI (Arpa) – STEFANO MOLNAR – TIZIANA GENTILI – SANDRO FRABETTI – PAOLO ANTOLINI (Baricella)  – ALFONSO PRINCIPE – GRAZIELLA FORNASARI – CARLO RANOCCHIA (Castel Maggiore) – MARINA MARINI (Unibo) – LORENZO ALBERGHINI (Ass. Primavera Urbana) – MAURIZIO MARTELLI  – EUGENIO BONI – SILVIA MASOTTI – MARCO DORE –RAFFAELLA BALDELLI (Unibo) – MANUELE RAGAZZONI (Calderara) – ROBERTO PIERPAOLI _

Condividi:

1 pensiero su “PROBLEMATICHE RELATIVE AL PEOPLE MOVER E POSSIBILE ALTERNATIVA appello di 101 ambientalisti, economisti, e politici bolognesi 27 luglio 2011

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *