La ripresa delle occupazione di edifici da parte di senzatetto sta facendo riemergere dal dimenticatoio nel quale era sprofondato il grave problema della insufficienza del demanio pubblico immobiliare di case a canoni politici. Problema che in tutta Europa hanno risolto da più di un secolo grazie all’esproprio a prezzo agricolo dei terreni necessari.
Il governo Moro/Sullo nel 1963 (due noti comunisti…) si azzardò a presentare una legge dei suoli che conteneva quel concetto. Riassumo per i più giovani quello che accadde: la reazione dei proprietari delle aree adiacenti ai centri abitati fu talmente violenta che Sullo fu letteralmente linciato e Moro, per salvare il governo cancellò la proposta che nessuno ha mai più avuto il coraggio di ripresentare al Paese. Eppure non ci sono alternative a quella soluzione senza la quale il concetto di case low cost diventa una pia illusione. Da qui tutti i problemi passati, attuali e futuri. Il Vaticano, proprietario forse di un quarto od un terzo dei terreni interessati fu in prima fila nella canea. Per esempio pubblico una lettera della Nunziatura Apostolica di Roma inviata ai parlamentari.