“ LA SPIRALE DEL PEOPLE MOVER”, paolo serra L’UNITA’ 25-11-2011


Facciamo due conti sul People Mover (PM)  e sulla Marconi Express spa (ME) che dovrà gestirlo.

Il preventivo finanziario ammontava inizialmente a 92 milioni ma, causa ritardi nella costruzione della stazione sotterranea dell’A/V di Bologna,  il Consorzio Coop Costruzioni (CCC), ha chiesto una revisione a circa 105. L’importo sarà coperto per 27 milioni dalla Regione utilizzando fondi europei Fas (Fondi Aree Sottoutilizzate), per 2,7 dalla SAB, per 15,3 da liquidità CCC e per 65 da un mutuo bancario a 19 anni.

Il conto economico:

–          Il mutuo. Al 4% di tasso abbiamo un rata annuale di circa 4,9 milioni (3,4 cap + 1,5 int) da pagare da parte di ME, al tasso 6% la rata passa a 5,5 milioni ed all’8% a 6,1.

–          Per la manutenzione annuale ordinaria e triennale straordinaria teniamoci ad una mediadel 3% del valore dell’opera pari a 3,1 milioni l’anno (sarebbe prudente un tasso del al 5% in questo caso avremmo una spesa di 5,2 milioni).

–          Per l’esercizio (personale, consumi e spese generali) teniamoci sui 2 milioni.

–          Un’azienda privata calcolerebbe anche un fondo di ammortamento  del 2% (50 anni), o del 2,9% (35 anni). Pari, rispettivamente a 2,1 e 3 milioni annui.

La Me, perciò, dovrebbe assicurarsi entrate annue per 10/16 milioni di euro.  Teniamoci nella parte bassa a 11milioni. Corrispondono a 1.470.000 passeggeri del PM a tariffa piena di  7,50 euro (ma al lordo dell’IVA al 20%). Nel 2010 i passeggeri del bus Blq sono stati 840.000, di cui 770mila a 6 euro. Il rapporto passeggeri del PM/utenti del Marconi è del 14% (su 5,5 milioni del 2010). Servirebbero quindi 10,5 milioni di utenti del Marconi. Migliorandolo al 20%, sarebbero, comunque necessari 8,35 milioni di utenti. Il Master Plan presentato nel giugno scorso da Sab pone come ipotesi massima 7,6 milioni di utenti nel 2018. Poi, nel 2023, si passa a 9,3,  ma a condizione che sia realizzata una nuova aerostazione, situata a circa mille metri di percorsi interni dal capolinea del PM. I 20/25 minuti necessari per il percorso vanificano ampiamente il risparmio di tempo sia sul SFM sia sul Blq. Il prolungamento del PM alla nuova aerostazione è impedito da una servitù di superficie larga 36 metri a favore del Ministero della Difesa  che è possibile superare solo in tunnel. Inoltre il progetto del PM è tarato su 4 passeggeri per mq di superficie della navetta, pari a 50 passeggeri per viaggio, è un dato standard che si applica normalmente, ma in questo caso ci troviamo di fronte a passeggeri speciali, dotati di uno o più bagagli a testa. Prudenzialmente i tecnici del settore lo diminuiscono di un terzo, una trentina piuttosto stipati. Se il numero dei passeggeri arrivasse realmente ai livelli richiesti dal conto economico,  renderebbe necessario aumentare da subito il numero dei convogli ed a medio termine la costruzione del secondo binario, con relativo aumento dei costi (ed ovviamente della necessità di ricavi). Si potrebbe aumentare il prezzo del biglietto ma il taxi, oggi a 12 euro diverrebbe troppo concorrenziale e ti porterebbe direttamente a casa.

E’ una specie di Comma 22, per stare in piedi la ME ha bisogno di un numero di paganti a tariffa intera che il PM non può portare ( ed il Marconi assicurare), senza incrementare nuovamente i costi, in una spirale senza via d’uscita. Auguri ai capitali privati che dovranno entrare nella Spa al posto di Atc. Proprio certi che non sia meglio puntare sul SFM? O addirittura continuare col BlQ?

Paolo Serra

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