Paolo Serra intervento in Consiglio Comunale 23/12/2008 – Sessione Bilancio

Paolo Serra – consigliere comune Bologna – mad9921@iperbole.bologna.it

Ordinaria, mediocre, stanca, non proiettata nel futuro….Con queste parole, ed altre simili, le minoranze hanno valutato l’amministrazione comunale di Bologna dal 2004 ad oggi durante questa discussione del Bilancio Preventivo 2009. Purtroppo si sono dimenticati di descrivere quella che, per loro, avrebbe potuto essere una amministrazione non ordinaria, o straordinaria. Forse avevano in mente Giancarlo Cito e Rossana Di Bello, gli smaglianti sindaci che sono riusciti nell’impresa di far fallire Taranto, ipotesi finora esclusa dai manuali di diritto amministrativo che dovranno essere riscritti?  O il miracoloso dottor Umberto Scapagnini che pare abbia portato Catania, inutilmente soccorsa da 200 milioni di euro statali,  omaggio del suo rinomato paziente Berlusconi, a veleggiare verso gli  800 milioni di deficit, per capirci quasi il doppio del budget annuale di Bologna? O, più ancora, l’immaginifico Giulio Tremonti che in maniche di camicia annuncia alla stampa, prendete fiato: “Misure urgenti di sostegno alle famiglie, al lavoro, all’occupazione, all’impresa per il ridisegno funzionale anticrisi del quadro strategico nazionale”, sembra un film della Wertmuller, e sbatte sul tavolo 80 miliardi. Poi si scopre che 74 erano girotondi di fondi già esistenti, quasi tutti Europei, e la somma algebrica finale, addirittura, incassa dai cittadini 400 milioni in più di quelli che eroga. Dati ufficiali della Camera, Ufficio Studi. E che dire delle amministrazioni di Milano, Verona, Firenze, Torino, Roma, e tanti altri comuni medi e piccoli che nell’ultimo biennio si sono esercitati nella finanza creativa dei derivati ed ora non hanno idea di come far transitare le dolorosissime perdite nei consuntivi del prossimo aprile? Per la sola Milano si parla di 377 milioni, altri dati sono per ora indisponibili. Ci sono impegolate, purtroppo, anche amministrazioni di centro-sinistra, ma non c’è Bologna, evidentemente troppo ”ordinaria” per rincorrere la moda delle suggestioni finanziarie.

Conosciamo troppo bene l’ordinarietà della nostra amministrazione: dai servizi per l’infanzia con indici di copertura inavvicinabili da qualsiasi altro Comune, a quelli per gli anziani, dai controlli elettronici del traffico, meno incidenti, meno inquinamento, sentite più nominare il benzene?, ed ultimamente anche meno multe, al nuovo Piano Strutturale Comunale che diverrà definitivo entro l’inverno, alla diminuzione dei reati, recentemente sancita dalla Prefettura……Ma c’è stata qualcosa di ancor meno ordinaria in questi anni: la gestione della disastrosa eredità Guazzaloca. Lo sgombero delle bidonville del Lungo Reno, Roveretolo, Peglion, e cito solo le più dense, centinaia di persone in condizioni igieniche inenarrabili e di pericolo di inondazione, gli stop all’inizio dell’invasione cementifera della sub collina di via Toscana (via Baroni, via Villari, via Corradi) ed alla trasformazione del parco di via Bertalia in residence, costati non poco in permute, il regalo del cambio di destinazione gratuito alla Sintexcal di Santa Viola, costato 4.200 mq. di diritti di edificazione, il contratto del Nuovo Palazzo Comunale, dove non c’era una sola riga sul risparmio energetico, il contratto del Civis, che prevedeva un filobus ogni quattro  minuti in via Maggiore, dove oggi ne passa uno ogni minuto e mezzo. Straordinario il disegno di men che dimezzare l’offerta di trasporto pubblico sull’asse della via Emilia, dove si concentra la maggior domanda della città! Tutte cose che sono costate in fatica agli amministratori, e questo è niente, ed in danaro ai bolognesi, e questo è un po’ di più di niente, ricordiamocelo in vista delle prossime elezioni. Non c’è stato proprio nulla di ordinario nell’amministrazione di questa città ma solo un attento uso del denaro pubblico e dell’interesse generale,  come non c’è nulla di ordinario, di questi tempi, nel vedere la firma contemporanea di CGIL, CISL e UIL, assieme a quella del Sindaco in calce allo stesso documento. D’altronde che le minoranze di centro-destra abbiano una strana idea dell’amministrazione lo si può agevolmente dedurre dalle 36 proposte presentate dal Consigliere Carella e dalle 19 presentate dal Consigliere Foschini, sono 55 tutte di spesa ma solo 2 presentano proposte sul reperimento delle risorse finanziarie necessarie, forse non hanno mai sentito parlare di vincoli di bilancio o del patto di stabilità interno. Se questi sono gli esempi di straordinarietà allora: “Viva l’ordinaria amministrazione di Bologna”.

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