La triste storia di Civis, fanciullo perfetto e deludente 28 aprile 2011 (remake del 9 giugno 2004 paolo serra l’unità)

Non posso nascondere la soddisfazione provata ieri sera nel vedere l’imbarazzo di Giorgio Guazzaloca di fronte all’incalzare delle domande del giornalista di REPORT. Lo stesso avranno provato Silvia Zamboni, Riccardo Lenzi, Arrigo Cuttin, e tutti gli altri del Laboratorio Bologna Pulita prima derisi poi fatti aggredire da alcuni centurioni vestiti da vigili urbani guidati dai prodi assessori Galletti e Pellizzer davanti al palazzo di Re Enzo dove troneggiava il Civis/Teo. Per completare l’informazione ricordo la composizione della Giunta e della maggioranza del Consiglio Comunale che avallò l’operazione.


  • Guazzaloca, Giorgio – Salizzoni, Giovanni – Cantelli-Forti, Giorgio – Deserti, Marina – Foschini, Paolo – Galletti, Gian Luca – Monaco, Carlo – Monduzzi, Gianni – Pannuti, Franco – Pellizzer, Franco – Raisi, Enzo – Salvioli, Gian Paolo
  • Marchetti, Leonardo –  Aufiero Muraro, Alessandra – Bacchi Reggiani, Gherardo –  Bianchi, Alecs – Bignami, Galeazzo – Boccanera, Nicoletta – Bottino, Daniela – Brunelli Monzani, Elisabetta – Caracciolo, Felice – Carella, Daniele detto Carrella – Ceretti, Alessandro -Cini, Maurizio – Corticelli, Daniele – Crocioni, Andrea – Fabbri, Ariano – Garagnani, Fabio – Gattuso, Patrizio Giuseppe Marchetti, Leonardo – Marri, Maria Cristina – Mazzanti, Alessandro Massimiliano – Mioni, Giuseppe – Monaco, Carlo – Morello, Antonino – Osti, Francesco – Rocco Di Torrepadula, Niccolò – Sabattani, Sabrina – Scavone, Angelo – Strazzari, Giacomo – Vannini, Alberto

Spiccano in neretto incredibili personaggi che oggi si oppongono a quanto loro stessi hanno appoggiato. Truffati o inconsapevoli?

Invio inoltre, per la ricreazione, il pezzo satirico che pubblicammo sull’Unità il 9 giugno 2004 col titolo “La triste storia di Civis, fanciullo perfetto e deludente”.

 

PAOLO SERRA

La triste storia di Civis, fanciullo perfetto e deludente

 

 

Narra la tradizione orale che ai tempi dell’imperatore Costantino nascesse nei pressi di Augusta Taurinorum un bambino dalle eccezionali fattezze, bello come un Apollo, forte come un Ercole, ed in più dotato di capacità eccezionali, come quella di vedere ad occhi chiusi usando un terzo occhio speciale situato sopra la fronte.

I genitori, un fiero ramo della nobile, antica e cospicua gens Agna, vecchi sostenitori della res pubblica pur in età imperiale, lo chiamarono Civis nel nome delle antiche virtù.

Il bambino crebbe apparentemente sempre più forte e bello fino a diventare un giovinetto e non v’era civitas che non lo volesse come ospite giungendo fino ad esporre delle sue riproduzioni nelle piazze, anche in Bononia fu per due settimane ammirato da plebe, civites et senatores plaudentes, anche se la solita fazione di esasperati oppositori, guidati da un giovane iconoclasta detto Linx,  poneva dubbi sulle sue reali capacità.

I problemi infatti iniziarono quando il giovinetto fu chiamato ad operare in una civitas gallica del nord  di nome Rotomagus (Rouen). Chiamato a dimostrare la forza dei muscoli non riuscì a sollevare pesi decrescenti, chiamato a dimostrare la velocità nella corsa andava solo in rettilineo, opposto alla normale gioventù locale fece una barbina figura, inoltre beveva e mangiava per tre e l’erario rotomago cominciò a soffrire. Il terzo occhio, poi, si dimostrò non funzionare troppo bene se c’era troppa gente vicino, se pioveva o nevicava,  o il suolo non era perfettamente pulito. Come potete immaginare alla fine fu cacciato dalla città assieme alle sue 55 riproduzioni.

I genitori, delusissimi, le studiarono tutte per farlo accettare da qualcuno, ahimè senza alcun effetto, e stavano già per abbandonarlo al suo triste destino di rottamazione precoce quando uno dei loro consiglieri, che aveva capito l’aria dei tempi nuovi disse: ” Per forza non funziona, gli avete dato il nome sbagliato, Civis richiama antiche virtù civiche obsolete, come la sobrietà dei consumi, la capacità di sopportare gli sforzi, quella di lavorare in ogni condizione climatica, tutta roba sorpassata, solo un miracolo può aiutare la vostra creatura, cambiategli subito nome, chiamatelo Teo, presentatelo in piazze diverse e pregate che Dio ve la mandi buona. Per cominciare suggerirei Bononia dove mi pare che i cittadini siano paciosi e non scaltrissimi, tant’è vero che in maggioranza 5 anni fa hanno creduto che una barzelletta su un sindaco a 360 gradi fosse vera.”

E così Civis che l’autunno scorso faceva bella mostra di sé di fronte al Nettuno ora è diventato Teo a porta Galliera, purtroppo, però, è sempre il solito filobus che crede di essere un tram solo perché costa molto, ed invece porta meno e ingombra  di più dei mezzi dell’Atc che oggi già fanno il lavoro che vorrebbero affidargli. I civites bononiensis, poi, pare abbiano fatto buona esperienza ed hanno capito che i 360 gradi non si riferivano all’apertura angolare ma alla temperatura di fusione di una parte del corpo del sindaco che si rifiuta di staccarsi dalla sedia. Tra pochi giorni, però il problema diventerà indilazionabile.

 

Paolo Serra   –   Laboratorio Bologna Pulita


 

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