MARCONI EXPRESS – Capacità sistema – Costi – Soglie passeggeri

Al Sindaco Virginio Merola

Al vicesindaco Silvia Giannini

All’assessore Andrea Colombo

 A proposito del People Mover,

siamo ben consapevoli della delicata  situazione  in cui vi  trovate,  ma vi invitiamo a compiere una ulteriore riflessione  sulle scelte del progetto, in quanto, a nostro parere, (ma è facilissimo verificarlo de visu), contengono elementari errori di valutazione che mettono in forse l’efficacia, prossima e futura, che lo stesso progetto si prefigge (in termini di passeggeri -pax- trasportati e bilancio economico).

Si ha l’impressione che, fino ad ora, chi sostiene il People Mover (PM) si sia prodigato a spiegare quale sarà la crescita dell’aeroporto e la conseguente domanda del PM, senza preoccuparsi troppo di verificare l’effettiva capacità di trasporto del sistema offerto.

Se anche, dopo l’inizio del servizio, la capacità di trasporto fosse realmente quella prevista (con 2 navette 1.000.000 di pax all’anno), già dopo 2 anni, non raggiungendo la soglia di 1.010.000 pax a tariffa intera (che cresce ogni anno progressivamente – pag.5 all.-), il Comune dovrebbe iniziare a pagare il canone, previsto dal contratto.

Inoltre bisognerebbe che, sulla navetta, salissero solo  pax a tariffa intera, e non quelli a tariffa ridotta (dipendenti dell’aeroporto, futuri utenti del Lazzaretto) per i quali è invece prevista l’occupazione dal 20% al 30% dei posti. Questo ridurrebbe la potenzialità dei pax a tariffa intera (850.000[1] pax/anno), costringendo il Comune a pagare il canone dopo il primo  anno.

Non solo,  ma si sarà ben lontani dal pareggio di bilancio (pag. 6 all.), per il quale, al costo di 7€ al biglietto, sono necessari almeno 1.500.000 pax annui a tariffa piena.

Si potrebbe pensare di comprare da subito ulteriori navette e di aumentare il prezzo del biglietto, ma il problema è anche più grave.

 Il veicolo previsto (pag.2 all.)

Il veicolo (navetta) previsto è lungo circa 17 metri, ma le parti terminali sono occupate da cabine di guida (mai viste nei veicoli a guida automatica) e la parte centrale dal motore. Rimangono due spazi per i passeggeri, con 7 + 5 sedili,  e 9,5 mq di pavimento per posti in piedi in cui dovrebbero trovare posto 38 pax in piedi e 50 valige. Esempio: in 2,1x 2,08 mt. dovrebbero stare 18 pax in piedi con 25 valige, comprese quelle dei 7 pax  seduti.

Gli utenti dell’aeroporto sono quelli che vediamo al check-in, con valigia + bagaglio a mano. Secondo le nostre verifiche, il veicolo non può contenere più di 30 persone (di cui 12 sedute) e 30 valige.

Capacità ed espandibilità del sistema (pag 3 all.)

Nella tabella 3 sono riportati i dati della capacità oraria di progetto dei due veicoli e la potenzialità nominale del sistema previsto, nei diversi scenari, confrontata (di fianco) con la capacità oraria reale dei veicoli e la potenzialità annua reale nei diversi scenari, considerando, per ogni navetta, 27 pax a tariffa piena (diretti all’aeroporto, con valigia) e 5 pax dipendenti dell’aeroporto.

Risulta che le due navette previste, in realtà, hanno una potenzialità annua di 620.000 pax, di cui a tariffa piena 527.000.

Aggiungendo altre 2 navette (da acquistare) si raggiungerebbe la massima potenzialità  possibile con una sola via di corsa (1.054.000 pax di cui 895.900 a tariffa intera). La capacità non raddoppia perché le due navette devono viaggiare distanziate: le campate sono calcolate per portarne una sola per volta, e il tempo di viaggio aumenta: 8 minuti.
Il Comune dovrebbe comunque pagare il canone, e, con 7 euro di biglietto, non si arriverebbe al pareggio di bilancio, per il quale sarebbe necessario portare il prezzo a 12 – 14 euro. Ma, a quel punto, poiché il taxi costa 12 euro, il sistema perderebbe appetibilità, dato che il taxi porta anche a casa.

Il problema della capacità, teoricamente, potrebbe essere risolto, almeno per i primi anni, raddoppiando la via di corsa, con 8 navette, una potenzialità reale di 1.550.000 pax /anno e una capacità oraria di 642 pax., corrispondente a circa 7.000.000 pax/anno del Marconi.
Ma significa praticamente aumentare i costi di costruzione di decine di milioni di euro, allontanandosi ancora di più dal pareggio di bilancio.  Questa sarebbe comunque la potenzialità massima del sistema, non ulteriormente  espandibile, quali che potranno essere gli ulteriori  incrementi  di pax del Marconi e del Lazzaretto.

Purtroppo è tutto il sistema sottodimensionato: la struttura può portare solo una navetta per volta, e la navetta è piccola.

Questo ulteriore approfondimento dimostra che la soluzione più razionale resta il collegamento con la vicinissima  nuova Fermata  SFM Aeroporto.

 PIETRO MARIA ALEMAGNA – FIORETTA GUALDI – PAOLO SERRA – UGO MAZZA – ANDREA DE PASQUALE- GIANCARLO MATTIOLI – ALBERTO CROCE – GABRIELE BOLLINI – SERGIO CASERTA – SERGIO SALSEDO – PAOLA BONORA – RODOLFO LEWANSKI – ANNA ALBERIGO – PIERGIORGIO ROCCHI – FLAVIO FUSI PECCI – SILVIA CUTTIN – IVAN CICCONI – KATIA ZANOTTI –  SERGIO BRASINI (Unibo) –  – GIULIANO SATANASSI (Comitato ViviilFossolo) – GIULIANO SATANASSI (Comitato ViviilFossolo) – MATTEO BADIALI (Pres. Fed. Verdi prov. Bo) – CLAUDIO PO’ – OTELLO CIAVATTI (Com. Piazza Verdi) –- CLAUDIO GANDOLFI – ELISABETTA LUCIANI – CORRADO CREPUSCOLI – ALFREDO SAMBINELLO (Legambiente Medicina) –– VITTORIO TEMPELLINI (Com. Resid. Fossolo) – MONIA NEGUSINI (Cnr) – ANTONIO BONOMI (Calderara) – ANGELA JACOPETTA (Comm. Ambiente Navile) – CALISTO VALMORI (Ass. Musa)  – ANNAMARIA BONFIGLIOLI – FILIPPO BORTOLINI (Verdi Bologna) – SILVIA LOLLI – ROBERTO BUONAMICI (Enea) – ORSOLA MATTIOLI – ENRICO NANNETTI (Ass. Via Emilia a Colori) – RENZO CRAIGHERO (Com. Energia e Democrazia) – MARIA QUERZE’- LORENZO LIPPARINI (Circ. La Fattoria) – GABRIELLA POGGI (Unibo) – ORIANA MAZZALI – ERCOLE POLI – FRANCO TRENTINI – IRENE MONTANARI (Arpa)– SANDRA SCHIASSI (Ass. Armonie)– CLAUDIO CORTICELLI (Legambiente Setta-Samoggia-Reno) – MIRELLA GIORDANI – ANDREA SPISNI – MARCO  MARTELLO – SANDRA ZERBINI (Arpa) – STEFANO MOLNAR – TIZIANA GENTILI– ALFONSO PRINCIPE- MARINA MARINI (Unibo) – LORENZO ALBERGHINI (Ass. Primavera Urbana) – MARCO DORE – MAURO DALLA – IVANO MAZZACURATI – ROBERTO PIERPAOLI – BEATRICE QUATTRINI – FABIO GIOVANARDI – LORENZO BOLOGNINI

[1] Si è ipotizzato, prudenzialmente, solo un 15% di pax a tariffa ridotta non sapendo quando in realtà verrà realizzato l’insediamento del Lazzaretto

allegata presentazione:

1 Presentazione

2 Pianta veicolo

3 Calcolo potenzialità sistema

4 Espandibilità sistema

5 Soglia riconoscimento canone

6 Uscite complessive annue

7 Costi di gestione a seconda del tasso del mutuo

8 Numero passeggeri per copertura costi

9 Sovrapposizione grafici

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